Gela. “Critiche al Pd? Sarebbe come criticare un fantasma. E’ un partito che non esiste più. Adesso, sono arrivati alle offese personali e agli scontri interni. La città ha bisogno di qualcuno di buona volontà che ne possa programmare il futuro”.
E’ molto duro l’esponente di Forza Italia Massimiliano Falvo nel valutare le tensioni esplose in casa democratica, alimentate dalla diatriba sull’aliquota da applicare alla Tares da far pagare ai cittadini. “Questo sarebbe il partito di sinistra? – si chiede ironicamente lo stesso Falvo – un partito che riesce ad aumentare le tasse per ripianare i conti. Del progetto Agroverde non si è saputo più nulla; i debiti fuori bilancio vengono utilizzati a piacimento; la crisi della raffineria, poi, ha messo in luce tutta la pochezza dell’attuale classe dirigente”.
A questo punto, il forzista rilancia l’idea, già portata avanti dal consigliere Udc Guido Siragusa, di destinare gli introiti delle royalties pagate da Eni ad investimenti nell’economia locale. “Diamo i fondi alle piccole imprese, ai professioni, ai giovani che vogliono rischiare – conclude – solo in questo modo ci si potrà emancipare dalla morsa di chi ha governato negli ultimi decenni quasi con un senso di onnipotenza, infischiandosene dei veri bisogni del territorio”.
