Dal Patto per la Sicilia arrivano 60 milioni di euro, ecco i progetti in città: Siragusa, “dove sono gli 11 milioni dell’Eni?”

 
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Gela. Ci sono i progetti da finanziare con i soldi del Patto per la Sicilia ma non mancano neanche le polemiche. Che fine hanno fatto gli undici milioni di Eni? A Palazzo di Città, il neo costituito gruppo di lavoro ha incontrato i responsabili della speciale task force voluta dal presidente della Regione Rosario Crocetta per monitorare l’iter di tutti i progetti previsti sull’isola. Così, alla convocazione del presidente del consiglio Alessandra Ascia hanno risposto l’ex sindaco Franco Gallo, che coordina le attività a livello regionale, Loredana Lauretta, rappresentante di fiducia dello stesso Crocetta, ma anche la dirigente Raffaella Galanti e l’assessore Francesco Salinitro. In totale, sono ventitré i progetti da finanziare, per quasi sessanta milioni di euro. I capigruppo che seguono l’intera vicenda hanno cercato di ottenere i necessari chiarimenti dai tecnici. A ballare, tra le tante cifre, ci sono anche i circa undici milioni di euro, scomparsi dai radar negli scorsi mesi, versati da Eni alla Regione come compensazioni minerarie e mai arrivati nelle casse del Comune. Sarebbero dovuti servire a finanziare alcuni progetti di riqualificazione del centro storico e non solo. Adesso, quegli stessi progetti sono rientrati tra i finanziabili nel Patto per la Sicilia. E i soldi che non sono mai arrivati? Guido Siragusa ha chiesto chiarimenti, rivolgendosi soprattutto a Loredana Lauretta. I componenti della task force valuteranno entro i prossimi giorni. “Mi sta bene che i progetti da finanziare con gli undici milioni delle compensazioni minerarie vengano coperti dal Patto per la Sicilia – spiega Siragusa – ma i soldi spettano di diritto alla città e non possono essere spostati a piacimento dai funzionari della Regione”. IL capogruppo della Lista Musumeci Vincenzo Cascino non ha nascosto tutte le perplessità intorno alla vicenda. Il suo gruppo all’Ars ha già presentato un’interpellanza, con l’obiettivo di capire che fine abbiano fatto gli undici milioni di euro. “Fino ad ora – spiega – nessuna risposta”. Il capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta ha sostenuto la necessità di accelerare, anche nell’ottica di ottenere il finanziamento a copertura del secondo stralcio del lungomare Federico II di Svevia.

I progetti. La lista dei progetti da finanziare con i soldi del Patto per la Sicilia prevede, il rifacimento dei prospetti e degli spazi esterni del convento dei Cappuccini, le opere di urbanizzazione ad Albani Roccella nel tratto tra via Martinica e le strade adiacenti, la riqualificazione urbana di via Ventura, quella di via Navarra, l’officina della gioventù, la riqualificazione urbana di Macchitella, un’area verde attrezzata per cani a Macchitella, la riqualificazione di via Cairoli, quella di via Niscemi, via Tevere, viale Mediterraneo, il progetto Una via tre piazze, il rifacimento del tetto della scuola di Albani Roccella, un asilo in via Albinoni, interventi in via Recanati, la riqualificazione della zona a nord del museo archeologico, interventi nell’area che va da piazza Eleusi alla statale 115, la riqualificazione di via Borca di Cadore, l’Orto Pasqualello, il nuovo stadio in contrada Marchitello, il secondo stralcio del lungomare Federico II di Svevia, la riqualificazione viaria di via Venezia e interventi lungo gli svincoli che conducono alle contrade balneari di Manfria e Roccazzelle.    

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