Danni da amianto, nuove possibilità per gli esposti: “300 richieste pronte a partire”

 
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Gela. Trecento lavoratori dell’indotto e del diretto della raffineria entro la fine del mese invieranno all’Inail nuove domanda di accredito dei benefici amianto. Tra loro ci sono anche quelli che si erano visti revocare il certificato di esposizione.

Si aprono altre possibilità. A fare luce sulle nuove disposizioni di legge è l’Osservatorio nazionale amianto (Ona) retto in città da Salvatore Granvillano e Franco Famà. Venerdì sera, gli oltre trecento soci e operai della fabbrica del colosso energetico Eni, si sono dati appuntamento presso la sede di palazzo Guttilla. “Sono stati inseriti nuovi moduli per ottenere il riconoscimento dei benefici per avere lavorato a contatto con l’amianto – assicura Granvillano, presidente dell’Ona – Si può fare leva sul divieto di discriminazione, tutela giudiziaria, fondi vittime amianto e pensione anticipata per i lavoratori affetti da patologie correlate certificate dall’Inail. Sono requisiti che ognuno dei trecento iscritti possiede e che adesso rivendica il giusto riconoscimento”.

Chi può accedere. Potranno richiedere la pensione anticipata i lavoratori affetti da patologie asbesto-correlate che abbiano raggiunto 30 anni di contributi e ottenuto la certificazione dall’Inail. Potranno accedere ai benefici anche i soggetti con danni polmonari certificati dall’istituto previdenziale, mentre i malati di mesotelioma in seguito ad esposizione ambientale e familiare potranno accedere al fondo per le vittime di amianto. L’Ona ha già affidato le prime pratiche al suo legale, l’avvocato Ezio Bonanni del Foro di Roma.

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