“Di Blasi al soldo di cosa nostra”, Crocetta a processo per diffamazione: slitta l’udienza

 
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L'ex presidente deve rispondere di diffamazione

Catania. Slitta al prossimo aprile l’udienza del dibattimento, aperto davanti ai giudici del tribunale di Catania nei confronti dell’ex presidente della Regione Rosario Crocetta. E’ accusato di diffamazione dopo un’intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica”. L’ex sindaco accusava Saverio Di Blasi, presidente dell’associazione Aria Nuova, di essere “al soldo di cosa nostra”. Rispondeva così ad un’inchiesta pubblicata dal settimanale Panorama, che ricostruì presunti rapporti pericolosi tra lo stesso Crocetta e personaggi vicini alla criminalità organizzata gelese. In quell’inchiesta, i giornalisti del settimanale utilizzarono dichiarazioni rese da Di Blasi. “E’ uno che sistematicamente inventa storie, oggi è in mano ai mafiosi”, aveva aggiunto l’imputato Crocetta riferendosi proprio a Di Blasi.

L’ambientalista presentò una denuncia e il caso è arrivato a dibattimento. I responsabili di “Panorama” sono finiti a giudizio per questi stessi fatti e allo stesso tempo il gip del tribunale di Catania ha imposto il processo all’ex sindaco. Il giudice etneo ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile, formulata dall’avvocato Nicola Condorelli Caff nell’interesse di Di Blasi. Crocetta, invece, è difeso dall’avvocato Vincenzo Lo Re. Per fatti analoghi, ma legati ad un comizio in piazza Umberto I tenuto durante la campagna elettorale delle amministrative 2015, l’ex presidente è a processo pure davanti ai giudici del tribunale di Gela. Risponde sempre di diffamazione per aver accusato Di Blasi e un altro ambientalista di essere vicini a personaggi della criminalità locale.

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