“Diamo priorità alla città, altro che destra o sinistra”, Ventura: “Non prevalgano ruggini”

 
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Il presidente provinciale di Iv Giuseppe Ventura

Gela. La “linea di demarcazione” ieri proposta dai vertici di Sinistra italiana e del laboratorio “Progressisti e Rinnovatori”, tutta finalizzata alla costituzione di una coalizione marcatamente progressista e di centrosinistra, pare diventare un discrimine politico che diversi pezzi dell’agorà alternativa al centrodestra e all’amministrazione Greco non sembrano disposti a cogliere. Alla riunione di oggi, fissata in prima serata, ci saranno anche i renziani di Italia Viva, in questi mesi impegnati nel tavolo moderato. Per Si e “PeR” proprio i moderati devono “uscire dalle ambiguità”. “Occuparsi della città non può ridursi alla semplice vicenda elettorale. Non basta coalizzarsi per vincere le elezioni, occorre poi saper governare. Le possibili coalizioni che dovranno preparare liste e candidati dovranno occuparsi di come fare uscire da una crisi strutturale l’ente comunale. Già questo dovrebbe mettere insieme le forze politiche per garantire un minimo processo di governabilità, necessario a soddisfare le esigenze presenti sul territorio, altro che destra o sinistra – dice il presidente provinciale di Italia Viva Giuseppe Ventura – io mio fido di più delle persone. Con rammarico, però, ho constatato che dietro rasserenanti dichiarazioni di facciata, secondo le quali tutti sarebbero disponibili a fare passi indietro per privilegiare il bene comune, in realtà da parte di qualche gruppo penso si nascondino ruggini e dissapori vecchi e mai sopiti, dai quali pare difficile venir fuori per favorire un’intesa”.

La linea dei renziani invece non si accompagna a strappi o volont “Noi stiamo dimostrando, anche rinunciando ad avanzare candidature a sindaco, di voler superare tutti i possibili ostacoli, con la consapevolezza che la città riprenda in mano il suo destino, che prenda coscienza di essere tra le prime ottanta in Italia”, aggiunge Ventura. “Andremo con questo spirito all’incontro di oggi – conclude – senza alcuna tattica o strategia, con la speranza che altri facciano la stessa cosa. Altrimenti, a proposito di potabile o bevibile, la coalizione rischia di fare acqua da tutte le parti”.

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