Distretto sanitario nel caos, sit-in al Csm e aggressione del direttore

 
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Gela. Le strutture del distretto sanitario sono piombate al centro delle polemiche. In via Madonna del Rosario, all’ingresso del Centro di salute mentale (Csm) diretto da Franco Lauria, gli operatori delle case famiglia insieme ai familiari dei disabili psichici hanno organizzato un sit-in di protesta.

Quasi contemporaneamente, in via Parioli 46-48, il direttore del distretto sanitario, Giuseppe Piva, è stato aggredito verbalmente da una donna esasperata per le lunghe attese registrare all’ufficio esenzione ticket.

Il regola coda alle 9,30 segnava 99 utenti in attesa, molti dei quali si erano autoregolamentati davanti il portone d’ingresso della struttura del rione Caposoprano. Sulla vicenda è intervenuto il segretario provinciale della Cisl, Salvatore Russello, che ha raccolto le lamentele di molti cittadini annunciando una giornata di sciopero il 29 aprile. Anche una donna in gravidanza è stata costretta a salire a piedi al secondo piano per raggiungere l’ufficio dei rinnovi annuali e per patologie e attendere il proprio turno per alcune ore.

“La situazione è insostenibile – spiega Russello – bisogna accelerare i tempi per il trasferimento dei locali in altri idonei. L’unico ascensore è guasto da troppo tempo e i locali non sono idonei ad accogliere i numerosi utenti. Il servizio è garantito dal personale precario accreditato da un orario ridotto, dopo il prepensionamento di 25 unità della Multiservizi. Il direttore Piva ha disposto una proroga per i rinnovi annuali ma resta il problema delle persone che possono usufruire delle agevolazioni di esenzione ticket per sottoporsi a visite urgenti”.

“Non potrò fare una tac urgente – incalza Tiziana Nastasi – invece dell’esenzione dovrò pagare 150 euro a causa dell’inefficienza dell’ufficio”. Intanto, il sindaco Fasulo che ha accolto i responsabili della casa famiglia in aula consiliare, dopodomani ha fissato un nuovo incontro per dirimere il problema.

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