“Dov’è la giunta…e i dirigenti?”, i consiglieri si ribellano in aula

 
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Gela. Neanche il tempo di dire sì alla richiesta d’assegnazione della cittadinanza onoraria al tenente colonnello Massimiliano Belladonna, militare locale distintosi nel corso delle missioni in Iraq ed Afghanistan, e scoppia la polemica tra i banchi del civico consesso.

Pomo della discordia, come capita da settimane, sono ancora i debiti fuori bilancio. Questa volta, però, in ballo ci sono quelli più pesanti, superiori ai trentamila euro.
E’ stato il consigliere socialista Piero Lo Nigro a chiederne l’immediata trattazione in base ad un accordo già raggiunto in sede di conferenza dei capigruppo.
Ed ecco che si accendono le diatribe. In aula, manca il sindaco Angelo Fasulo, manca il dirigente del settore, mancano i componenti del collegio dei revisori.
“Più volte – è intervenuto l’esponente di Articolo 4 Giuseppe Di Dio – abbiamo chiesto che atti così delicati, in grado di avere refluenze contabili, vengano trattati solo in presenza di tutti i responsabili del settore e, soprattutto, del collegio dei revisori. Mi appello al presidente del consiglio affinché, una buona volta, appurata l’assenza delle condizioni di legge per lo svolgimento della seduta, scelga proprio di non aprirla oppure di dichiararla sciolta. Ma sia chiaro, la responsabilità non è dei consiglieri comunali che non si presentano in aula ma di chi, invece, preferisce non partecipare alle sedute. E’ ora di finirla”.
Dubbi sulla possibilità di trattare i tredici debiti fuori bilancio erano già stati espressi dal democratico Giacomo Gulizzi. “E’ necessaria la presenza in aula del dirigente – è intervenuto – siamo chiamati a votare debiti fuori bilancio per i quali è stato chiesto ai creditori di dire sì alla rateizzazione su un periodo di tre anni. Ma non abbiamo solo quelli già transatti. Quindi, come facciamo a prenderci responsabilità di questo tipo senza che il dirigente possa rispondere alle nostre domande? I venticinque debiti ancora da approvare hanno un valore, nel loro complesso, di circa quattro milioni di euro”.
Le critiche, comunque, non sono mancate neanche dallo scranno occupato dal consigliere di Scelta Civica Salvatore Gallo.
“Durante questa seduta – ha attaccato Gallo – avremmo dovuto trattare il punto relativo all’istituzione dell’asilo nido comunale. Dov’è l’assessore? Perché non discutiamo la questione? L’assessore sapeva benissimo che il tema era già calendarizzato. Noi consiglieri siamo presenti in aula”.
Al culmine delle polemiche, lo stesso presidente Giuseppe Fava ha letto in aula una nota firmata dal dirigente del settore bilancio Alberto Depetro. In sostanza, l’intera documentazione relativa ai debiti fuori bilancio superiori ai trentamila euro, mancanti del sì alla rateizzazione da parte dei creditori, dovrà essere trasferita agli uffici competenti di modo da valutare quale impatto possano avere sugli equilibri di bilancio dell’ente.
Alla fine, su richiesta del socialista Piero Lo Nigro, si è optato per il rinvio a giovedì sera.

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