“Edilizia condizionata da crisi e criminalità”: Fillea invoca la buona politica

 
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Gela. “Un settore ancora fortemente condizionato dalla minaccia criminale, sia sul fronte mafioso sia su quello dei gruppo autonomi. Per questa ragione, il comparto edile e i lavoratori all’interno dei cantieri devono essere tutelati da controlli ancor più incisivi e dall’azione portata avanti dalla buona politica”.

Uno spaccato attuale dell’edilizia locale giunge direttamente dalle parole del neo segretario della Fillea Cgil Franco Cosca e da quelle del responsabile della camera del lavoro Ignazio Giudice. Entrambi, infatti, hanno partecipato al congresso della sigla sindacale degli edili della provincia di Caltanissetta.
“Il punto da non sottovalutare – ammette lo stesso Cosca – si chiama lavoro nero. Il rischio, in questi casi, non è corso solo dagli operai che, senza contratto e tutele, si muovono tra i cantieri ma soprattutto da tutti noi cittadini. Chi utilizza operai non in regola sfrutta i nostri contributi e le tasse che paghiamo periodicamente per fare solo profitto”. Nessuno, comunque, nega che la crisi economica si sia abbattuta come un macigno sull’intero comparto.
“Purtroppo – dice Ignazio Giudice – l’unica vera opera che, al momento, fa da traino al settore è la realizzazione della statale 640 che rafforzerà i collegamenti tra le province di Caltanissetta e Agrigento. Per il resto, dobbiamo lottare con i tanti problemi registrati in raffineria e con una drastica riduzione dei cantieri pubblici. Anche per questa ragione vogliamo dialogare con la buona politica ancora rimasta in circolazione”.

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