Gela. La proliferazione d’impianti per la telefonia mobile, installati in diversi quartieri della città, già negli scorsi mesi, ha allarmato gli aderenti alle associazioni dell’area ambientalista.
Adesso, però, l’assessore all’urbanistica Giuseppe D’Aleo, insieme ai funzionari del suo settore, non nasconde la volontà di far arrivare sui banchi del consiglio comunale il nuovo regolamento che dovrebbe disciplinare l’intera materia.
“Una cosa è certa – spiega proprio D’Aleo – questi sistemi, comprese le tanto contestate antenne, non potranno sorgere in aree sensibili. Non a caso, nel regolamento che giungerà a breve in consiglio comunale, abbiamo inserito un lungo elenco di zone off limits. Ci sono il centro storico, i luoghi vicini a strutture scolastiche e, ovviamente, le aree densamente abitate”.
Discorso a parte, per il ripetitore installato nel quartiere residenziale La Cittadella dagli operatori della Ericsson: finito al centro della protesta organizzata da associazioni e cittadini contro le onde elettromagnetiche irradiate.
“In quel caso – continua l’assessore – i rappresentati della società hanno anche ottenuto provvedimenti favorevoli dai magistrati del tar di Palermo. Comunque, dai monitoraggi effettuati attraverso i tecnici dell’Arpa, escludo che possano esserci esposizioni pericolose. I dati sono nella norma”.
Di tono completamente diverso, la reazione degli aderenti alle associazioni che si oppongono alla presenza dei sistemi per la telefonia mobile. “Prendiamo atto del regolamento appena definito – dice Virginia Farruggia di Legambiente – ma non ci vengano a dire che tutto è in regola. La quasi totalità di quest’impianti è sorta sfruttando il meccanismo del silenzio assenso. Per questa ragione, abbiamo presentato un nuovo ricorso al tar di Palermo. L’antenna a La Cittadella è praticamente attaccata alle palazzine residenziali del quartiere. Continua ad essere un vero rischio per la salute”.
