Emergenza sanità, domani vertice in Comune: Greco, “trovare soluzioni al disastro”

 
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Il management Asp e il sindaco Greco nel corso di un incontro in ospedale

Gela. Domani mattina, si terrà in Comune il vertice sull’emergenza sanitaria, dovuta al depotenziamento del nosocomio “Vittorio Emanuele”. E’ stato il sindaco Lucio Greco a volerlo. Il primo cittadino ribadisce che la situazione attuale dell’ospedale è “drammatica”. “Il sistema scolastico e i servizi sanitari, a cominciare naturalmente dall’ospedale, sono due dei pilastri che sorreggono una comunità. Ora, mentre riguardo alla scuola siamo, oggettivamente, sulla stessa linea delle altre città, per quanto riguarda invece la condizione del nostro ospedale, ci troviamo in una condizione drammatica ed assolutamente inaccettabile. È compito di tutti, politici, assessori regionali, manager, cercare di capire le ragioni di questo disastro e correre immediatamente ai ripari. Pur sforzandomi di giustificare tutte le difficoltà oggettive incontrate dall’Asp nell’assumere personale medico, trovo una certa difficoltà a comprendere le ragioni che, di fatto, privano la nostra struttura di servizi assolutamente necessari. Come sindaco di una città costantemente monitorata da tante agenzie interministeriali per il grave ed atavico degrado ambientale – spiega Greco – non posso accettare questo stato di cose. I manager dell’Asp di Caltanissetta non devono allontanarsi dal fondamentale principio di considerare che la nostra città, per i sacrifici fatti, va tutelata, curata e difesa nei suoi bisogni primari”.

Greco, ormai da qualche tempo, sembra decisamente scettico sull’operato del management Asp. “So bene che trovare le giuste soluzioni non è facile, ma sarebbe opportuno, anche per lanciare un messaggio di comprensione e di solidarietà verso il mio territorio, che l’Asp – conclude – sappia garantire un’equa distribuzione verso le varie realtà del proprio personale sanitario in servizio. Una soluzione bisogna trovarla, perché di sicuro non siamo più disposti a tollerare questo modus operandi. Diversamente, ci ribelleremo e ci faremo sentire in tutte le sedi, per far valere i nostri sacrosanti diritti”.

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