Enimed, niente sciopero del 28 luglio: sì da commercianti e autotrasportatori

 
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Gela. Dopo l’appello lanciato dalle segreterie generali provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl per la mobilitazione cittadina del 28 luglio, arrivano le adesioni di molte categorie. Ci sono i commercianti di Confcommercio, gli autotrasportatori dei consorzi C.a.l.e.s.i, quelli del Golfo, di Gelatrans, della Rinascita e di S.e.l.a che rivendicano gli accordi non rispettati dopo la chiusura dell’impianto per la produzione di polietilene.

Mancheranno, però, salvo novità dell’ultimo momento, gli operatori di Enimed. I vertici della società, infatti, hanno comunicato alle rsu sindacali di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale rispetto alla giornata di blocco da parte delle segreterie confederali e, di conseguenza, l’adesione delle rsu sarebbe pervenuta solo martedì, fuori termine rispetto alle indicazioni di legge.
Quindi, un clamoroso nulla di fatto. Mentre i lavoratori del diretto e dell’indotto di raffineria, insieme alle altre categorie produttive e ai cittadini, sfileranno in corteo: i pozzi di Enimed continueranno a pompare.
I lavoratori delle estrazioni, comunque, confermano l’adesione allo stop nazionale di martedì 29 luglio. In questo caso, verrà garantita la sola presenza delle squadre destinate a mettere in sicurezza i pozzi, evitando incidenti.
In ogni caso, le precettazioni decise dal prefetto di Caltanissetta Carmine Valente stanno creando non poche tensioni proprio tra i lavoratori di Enimed, al punto da far balenare l’ipotesi di non aderire a nessuna giornata di sciopero. Mentre si protesta, stando alle voci che arrivano dai presidi, le precettazioni consentono sia a raffineria che, appunto, alle estrazioni di proseguire l’attività.
Un grosso punto interrogativo rafforzato dal nuovo caso della mancata comunicazione dello sciopero di giorno 28 luglio ai manager Enimed.

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