FdI, per il seggio all’Ars trattazione anticipata: udienza d’appello a maggio prima delle amministrative

 
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Catania e Scuvera

Gela. Il “cambio di guardia” all’Ars nello scranno di Fratelli d’Italia potrebbe concretizzarsi già a metà maggio, ben prima delle urne per le amministrative e per le europee. La Corte d’appello di Palermo, attraverso il presidente della prima sezione civile, ha accolto la richiesta di anticipazione della trattazione del procedimento che riguarda l’attuale parlamentare regionale Giuseppe Catania. L’istanza per anticipare è stata avanzata dal legale degli elettori che avevano presentato ricorso, contestando l’eleggibilità del deputato. In primo grado, i giudici palermitani hanno accolto, indicandone l’ineleggibilità. Una decisione, che se confermata in secondo grado, aprirebbe le porte dell’Assemblea regionale al coordinatore cittadino del partito, Salvatore Scuvera. Gli elettori sono rappresentati dall’avvocato Giuseppe Immordino. Catania invece è nel procedimento con i legali Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia. Per la Corte d’appello, ci sono le condizioni per anticipare la trattazione a metà maggio. Inizialmente, era prevista per il 19 giugno. “La presente controversia è connotata ex lege da urgenza”, riporta il decreto rilasciato dal presidente della prima sezione civile della Corte d’appello. Sarà un vaglio, quello dei magistrati palermitani, che ha già una serie di precedenti tutti dello stesso tipo: hanno portato alla conferma dell’ineleggibilità per le posizioni di altri parlamentari.

Per Fratelli d’Italia, sulla scorta della decisione che sarà adottata in giudizio, potrebbe aprirsi una rivisitazione di certi equilibri interni, ad iniziare proprio dalla posizione di Scuvera che si troverebbe riferimento territoriale. I meloniani, in città, non hanno schierato il candidato di bandiera che tanti si aspettavano per le urne di inizio giugno. Per diverse settimane hanno insistito sul capogruppo consiliare Vincenzo Casciana, spinto dai vertici provinciali che si rivedono in Catania (attraverso il presidente Gianluca Nigrelli). Alla fine, anche FdI ha fatto un passo indietro, decidendo di appoggiare l’ingegnere Grazia Cosentino, “sponsorizzata” in primis dai cuffariani, da un’area di Forza Italia e dai renziani di Italia Viva. Soluzione che non ha generato troppi proseliti nel partito della Meloni che si trova pure a gestire il caso Scerra. Il consigliere FdI, che è stato in ballo per la possibile candidatura a primo cittadino, è andato oltre le “colonne d’Ercole” del partito lanciando la sfida di “Alleanza per Gela”, coalizione che ambisce al municipio, con il consigliere candidato e diverse entità si stanno collocando fuori dal blocco ufficiale delle “sei sorelle” del centrodestra.

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