Folla di devoti per i riti del venerdì santo, “la città risorga insieme al Cristo”

 
0

Gela.  In piazza Umberto I, questa mattina, centinaia di fedeli hanno atteso l’uscita del Cristo per accompagnarlo nel viaggio che lo ha condotto alla crocifissione. Le processioni del triduo da sempre sono molto coinvolgenti e significative per la maggior parte della cittadinanza. Sono un’occasione vera per riflettere sul mistero pasquale. Non solo folklore o devozione, ma memoria tangibile, rappresentata, ripresentata e attualizzata, della sofferenza. Questo è il primo anno in cui i riti della Pasqua vengono finalmente vissuti liberi da mascherine e restrizioni. Lo scorso anno fino all’ultimo si era temuto che le tradizionali processioni venissero annullate a causa dell’instabilità della curva epidemiologica, ma come ben ricordiamo la Cei ha dato il via libera affidandosi al buon senso dei fedeli che diligentemente hanno indossato le mascherine ed evitato assembramenti. Quello di oggi è un ritorno alle processioni pre-Covid.

Il Cristo è stato issato sulla croce, come vuole la tradizione centenaria, dai sacerdoti gelesi don Giuseppe Cafà, don Giuseppe Fausciana e don Filippo Celona. Il vicario generale Mons.Rivoli nell’omelia ha invitato la città a risorgere insieme al Cristo.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here