Folla straripante ai funerali di don Aldo, il prete “social” che denunciava le ingiustizie

 
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Butera. Una folla commossa, straripante, che anche atteso sotto il sole fuori dalla chiesa di Piano Fiera, ha dato l’ultimo saluto a don Aldo Contrafatto, vicario foraneo di Butera e parroco di Maria Ausiliatrice. I funerali sono stati celebrati dal vescovo Rosario Gisana, che nella sua omelia ha ricordato il suo primo incontro con Don aldo, quando scoprì, che già 15 anni fa aveva installato diverse telecamere in chiesa per trasmettere in diretta streaming messe, matrimoni e funerali. Un precursore di quello che oggi avviene regolarmente. “Tanti anni fa non esistevano questi aggeggi – ha detto il vescovo – e quando gli chiesi a cosa servivano mi disse: vede, in questo modo portiamo la parola di Dio non solo ai buteresi ma anche in Australia, in tutto il mondo. Era un parroco a volte sui generis ma amava con tutto se stesso gli altri. Era un vero pastore. E’ vero, forse si trascurava ma se lo ha fatto è perché metteva al primo posto la sua comunità, voi buteresi”.

Sulla bara una bibbia aperta, tanti fiori, la sciarpa della Juventus, per cui teneva tanto, e la maglia della Buterese, squadra che lui stesso aveva fondato, come ricorda nel suo intervento il sindaco Filippo Balbdo

“Ricordo il suo amore per lo sport, per il calcio in particolare – ha detto – fondò la Buterese, organizzava tornei sin dentro la villa, coinvolgeva tanti giovani. Creò la radio a Butera. Era un vulcano di iniziative. Ci mancherà tanto. Se ne è andato improvvisamente. Sembra abbia organizzato tutto apposta”.

Un ricordo carico di commozione quello dei giovani preti, di un nipote e di una parrocchiana. Padre Aldo ha concluso il suo viaggio terreno ma lascia alla sua comunità una eredità solida, quella di amare la vita ed il prossimo senza avere paura di denunciare le ingiustizie. Buon viaggio Don Aldo

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