Gela. Cadono le contestazioni e arriva l’assoluzione per due ex dipendenti dell’hotel “Daniela garden”.
I presunti furti. Erano accusati di essersi appropriati di beni e suppellettili, che sarebbero stati portati via dalla struttura di contrada Manfria, successivamente chiusa per fallimento. Stando ai pm della procura, avrebbero fatto sparire piatti, posate, tavoli, sedie e anche materassi. In realtà, almeno in base a quanto emerso dal dibattimento, avrebbero chiesto un’autorizzazione ad una delle responsabili della struttura ricettiva. 
Si sarebbe trattato solo di un prestito temporaneo. Versione, invece, esclusa dalle ex proprietarie, costituite parti civili con l’avvocato Enrico Aliotta.
I difensori, gli avvocati Giovanni Cannizzaro e Joseph Donegani, hanno puntato proprio sull’autorizzazione chiesta alla responsabile dell’albergo, ma anche sul fatto che i due ex dipendenti vantavano ancora pagamenti arretrati, mai ricevuti dal gruppo proprietario. Il pm Pamela Celluara, davanti ad elementi d’accusa piuttosto discordanti, ha chiesto l’assoluzione, così come deciso dal giudice.
