Gela. “È un peccato l’assenza di unità sindacale davanti a questa vertenza. Oggi, tutte le bandiere dei sindacati dovrebbero essere esposte a mezz’asta. In ogni caso, seguiremo il caso Gela quotidianamente”.
Lo ha detto il segretario generale nazionale dell’Ugl Geremia Mancini. Il sindacato, infatti, ha organizzato un sit in davanti l’ingresso principale della fabbrica di contrada Piana del Signore. Da giorni, gli esponenti locali lamentano il tentativo di marginalizzazione da parte delle altre sigle. Richiamano all’unità anche il segretario provinciale dei chimici Andrea Alario e quello dei metalmeccanici Antonino Cacici.
“La questione Eni di Gela ha, a livello nazionale, l’importanza di quelle avviata a Taranto per Ilva o a Terni e Torino per Thyssenkrupp – spiega il segretario nazionale dei metalmeccanici Maria Antonietta Vicario – con o senza unità sindacale”. Al sit in ha aderito una delegazione della polizia di Stato oltre ad alcune rappresentanze Ugl giunte da altre province. La mobilitazione è stata appoggiata dal segretario provinciale Franco Tilaro.
