Ghelas, collegio revisori in commissione: carenze per l’assenza del controllo analogo

 
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Gela. Le conclusioni non cambiano. Il dissesto del municipio non mette a repentaglio la sopravvivenza dell’in house Ghelas multiservizi e dei dipendenti, ma ci sono carenze profonde sul piano dei controlli. Il collegio dei revisori lo ha rimarcato ancora una volta, nel corso di un’audizione tenutasi in commissione sviluppo economico. I consiglieri hanno voluto un confronto diretto. Se il dissesto non sarà il de profundis di Ghelas, è altrettanto urgente però che venga strutturato un vero e proprio ufficio del controllo analogo, con un dirigente a coordinarlo. La funzione è di assicurare verifiche costanti sull’efficienza, l’efficacia e l’economicità della multiservizi. L’assise civica, diverso tempo fa, approvò un atto che istituiva il controllo analogo su tutte le partecipate del Comune, con in testa Ghelas. “Da allora, non è mai stato attuato”, tiene a precisare il consigliere M5s Virginia Farruggia. Il presidente della commissione Rosario Faraci e gli altri componenti Luigi Di Dio, Emanuele Alabiso e Pierpaolo Grisanti, lavorarono in maniera assai convinta ad un piano di rilancio della società, ancora in bilico tra una nuova proroga e un contratto pluriennale per ora assai distante. La relativa mozione venne approvata dal consiglio comunale ma di fatto l’amministrazione non ha dato seguito. “In quel progetto di rilancio – sottolinea Farruggia che ha espressamente chiesto l’audizione dei revisori – già indicavamo la necessità di una razionalizzazione dei servizi ed è quello che accadrà con il dissesto. Inoltre, facevamo riferimento ad un monitoraggio costante su efficienza, efficacia ed economicità. Se si fosse dato attuazione, probabilmente non ci saremo trovati a discutere ancora oggi di soluzioni da individuare o di criticità palesi”. Il dissesto, a Palazzo di Città, segnerà l’insediamento della commissione straordinaria di liquidazione. “Inevitabilmente – aggiunge Farruggia – tra i primi capitoli che saranno analizzati, ci sarà proprio quello dei controlli su Ghelas e sulle partecipate”.

Il timore è che l’assenza di adeguati standard di controllo possa pesare sulla società, ora con la commissione di liquidazione che si insedierà. “Non escludiamo – conclude Farruggia – una convocazione dei sindacati che all’epoca furono assai scettici sul nostro piano di rilancio”. Ghelas, soprattutto con le tante incertezze finanziarie del municipio e con il dissesto, rimane un capitolo aperto e si dovranno trovare soluzioni strutturali, sempre che ce ne siano i presupposti.

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