Greco deve temere gli alleati? Trainito, “Ghelas non è nomina politica…siamo con sindaco e non con i partiti”

 
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Trainito e il sindaco Lucio Greco

Gela. La maggioranza del sindaco Lucio Greco, in queste settimane, assomiglia ad una roulette, con gli alleati che aspettano il numero giusto. Tra gli “arcobaleno” tutti vogliono garanzie e la giunta è un passaggio quasi obbligato. Greco non ha fatto mistero di puntare ad una squadra bis, che probabilmente rivisiterà le scelte iniziali. Lo scacchiere di maggioranza, però, non è solo caselle da riempire, ma ci sono anche quelle già occupate. La nascita del gruppo ribattezzato “Libera-Mente” ha spostato i riflettori ancora una volta sulla poltrona “d’oro” della Ghelas, la multiservizi molto ambita dal sottogoverno cittadino. Mesi fa, l’avvocato ha puntato sull’imprenditore Francesco Trainito, ispiratore del gruppo “Gela città normale” e che ha come riferimento all’assise civica il consigliere Diego Iaglietti, ora fondatore di “Libera-Mente”. Iaglietti, Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti si sono intestati la nuova esperienza, mettendo paletti che tanti alleati non hanno gradito. In maggioranza, ma liberi di dissentire se l’azione amministrativa non sarà di loro gradimento; è questo il concetto di fondo. Quindi, anche l’amministratore della Ghelas fa parte dell’area critica dell’alleanza? “Gela città normale – spiega subito – non ha avuto la Ghelas. E’ stata una nomina tecnica, voluta dal sindaco. La politica non c’entra nulla. Anzi, se dovessi capire che i vincoli politici prevarranno, allora mi dimetterò. L’ho spiegato ancora prima di accettare la nomina”. Trainito, che qualche compagno di alleanza ritiene artefice dello spostamento tattico dei tre di “Libera-Mente”, non vuole entrare nei ragionamenti in atto, ma la ricetta politica la mette sotto gli occhi di Greco.

“Se fossi sindaco – aggiunge – ascolterei le indicazioni degli alleati, ma già lunedì annuncerei la nuova giunta, al di là delle logiche dei partiti. Se invece dovesse entrare in schemi tipicamente di partito, allora rischierebbe di perdersi”. L’imprenditore fa però capire che la sua area politica e quelli di “Libera-Mente” non vogliono i lunghi coltelli. “Gela città normale – continua – è in maggioranza con il sindaco. E’ lui il nostro riferimento e non i partiti. Anche “Libera-Mente” nasce per fare da impulso all’interno della maggioranza. Se venissimo a sapere che qualcuno del gruppo, a nostra insaputa, abbia fatto richieste per ottenere qualcosa dal sindaco, allora sarà Iagletti ad uscire subito. Non è una logica che ci interessa seguire”. Al tavolo verde della maggioranza, Greco dovrà stare attento a tutte le carte nel mazzo, dato che anche i “civici” si muovono non proprio all’unisono.

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