“Greco e chi lo sostiene veri irresponsabili”, Trainito: “Riequilibrio? Solo per ego del sindaco”

 
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Il consigliere FI Rosario Trainito

Gela. “La smettano di usare Forza Italia come un capro espiatorio. Noi, da veri responsabili, abbiamo avuto la dignità di lasciare la maggioranza e l’assessorato. Altri, invece, hanno sempre minacciato di lasciare pur di avere o mantenere il proprio assessore”. I forzisti, ancora una volta, come fa capire il capogruppo consiliare Rosario Trainito, dimostrano di essere tra i più convinti assertori di una visione politica già concentrata sul dopo Greco. Questa mattina, non erano in aula per la proposta di adesione al piano di riequilibrio e non hanno sostenuto il rendiconto 2021. “Questa falsa morale la respingiamo – dice Trainito – l’essere stati in giunta per più di tre anni non c’entra nulla con un rendiconto che il sindaco non ha mai condiviso con il nostro partito. Lo stesso vale per il piano di riequilibrio. Lui e i consiglieri che ancora lo sostengono sono i veri irresponsabili. Il piano di riequilibrio è solo frutto dell’ego del primo cittadino che non voleva rimanere nella memoria collettiva per aver determinato il dissesto dell’ente. Invece, parlando con addetti ai lavori, mi è stato confermato che un dissesto, con la cassa cospicua che vanta il Comune, sarebbe stata una soluzione comunque praticabile e l’ente ne sarebbe uscito in tempi assai brevi. In oltre tre anni di esperienza amministrativa, Forza Italia non ha condiviso quasi nulla delle scelte del sindaco”.

Trainito, in questo modo, respinge anche le critiche politiche arrivate dall’ex azzurro Luigi Di Dio, rimasto in maggioranza e decisamente lontano dal suo ex partito. “Ci sono consiglieri ossessionati da Forza Italia – aggiunge il capogruppo FI – probabilmente, hanno compreso che il nostro è uno dei partiti più radicato sul territorio e punta ad avere un ruolo importante anche in futuro”. L’approccio azzurro è conforme a quello dei pezzi principali del centrodestra locale: anche davanti agli atti finanziari non c’è stata condivisione di vedute con l’amministrazione. Al contempo, Tranito è certo che le ultime dichiarazioni rilasciate dal sindaco, in chiave più strettamente politica, non siano altro che provocazioni in direzione di un centrodestra che per l’avvocato potrebbe spaccarsi sotto il peso dell’ambizione leaderistica. “Le parole del sindaco? Perché quello che dice conta ancora qualcosa?”, così conclude il consigliere FI, allontanando ancora di più la nascente coalizione di centrodestra dall’area del primo cittadino.

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