I chimici della Cisl avvisano Eni e la politica locale: “Accordo di programma fermo…l’azienda investirà sull’upstream?”

 
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Gallo spinge ancora per l'incontro sindacati-Musumeci

Gela. C’erano i vertici nazionali e regionali dei chimici della Cisl e c’era il vescovo della diocesi

di Piazza Armerina Rosario Gisana.
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“Eni vuole spendere per esplorazione e ricerca?”. Lavoratori e sindacalisti, a conclusione del consiglio generale, confermano tutti i loro dubbi non solo sui tempi della riconversione decisa da Eni nella fabbrica di contrada Piana del Signore, ma soprattutto sui programmi dell’upstream, che riguardano l’area delle esplorazioni. Neanche la politica locale, però, è immune da colpe, anzi. “Su esplorazione e ricerca – ha detto il segretario provinciale della Femca Francesco Emiliani – neanche una lira è stata ancora spesa dall’azienda. Gli investimenti, in questo settore, fino ad ora, li abbiamo visti solo nelle slide. Per il resto, confrontandoci anche con chi lavora in altri siti, regionali e non solo, c’è ben poco”. Per i chimici della Cisl, quindi, vanno rivisti gli impegni assunti con il protocollo d’intesa di tre anni fa. “Da tempo, chiediamo un nuovo vertice al ministero – ha aggiunto Emiliani – non ci serve sapere cosa è già stato fatto. Vogliamo capire cosa verrà fatto nei prossimi cinque anni. Quali sono i progetti di Eni per l’upstream locale? Il nuovo governo regionale è ancora intenzionato ad investire sull’accordo di tre anni fa? La politica locale parla solo di sfiducia e, così, manca ogni tipo di progettualità. Eni riuscirà ancora a mantenere tutti i dipendenti in trasferta? Se non si investe, sarà molto difficile. Fino ad ora, abbiamo ricevuto indicazioni che portano alla gestione di pozzi, ma solo all’estero. Nel sito locale, si faranno le manutenzioni? Purtroppo, crediamo che anche i tempi per l’avvio della green refinery non verranno rispettati”.
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L’accordo di programma fermo al palo. Tutti punti di domanda che sono stati affrontati nel corso del dibattito, con al tavolo il segretario generale nazionale della Femca Nora Garofalo e quello regionale Franco Parisi. Mentre il vescovo della diocesi di Piazza Armerina Rosario Gisana arrivava alla sala sindacale, il segretario confederale della Cisl Emanuele Gallo non ha risparmiato un nuovo affondo. “Sull’accordo di programma mai chiuso, ci sono enormi responsabilità del Comune e della Regione che non stanno investendo quanto previsto – ha ammesso – dov’è la formazione che i lavoratori dell’indotto avrebbero dovuto seguire per svolgere anche attività diverse legate alla riconversione? Senza formazione, cosa accadrà quando i cantieri della green refinery verranno completati? Dove andranno a finire tutti questi operai? Mancano vere risposte”.
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A questo punto, i chimici della Cisl torneranno a chiedere che si riapra il tavolo ministeriale, contando proprio sull’appoggio dei referenti nazionali. Risposte, però, vengono chieste anche all’amministrazione comunale che ha in mano il dossier Eni, a cominciare da un accordo di programma fermo da troppo tempo.  

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