I ricoveri aumentano, caos in Chirurgia: “pesanti tagli in tutto l’ospedale”

 
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Gela. Non esiste un confine visibile tra le unità operative di Ortopedia e Chirurgia. In quest’ultima struttura è sparita anche la tabella che indica il nome del direttore responsabile Giovanni Ciaccio, nominato ad interim dal management dell’Asp il 12 marzo scorso ma in carica presso l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.

Nelle stanze di degenza il sistema di aria condizionata non funziona e i cinque medici in organico (compresi i due che gestiscono il servizio di Senologia) cercano di sopperire come possono alle continue richieste provenienti del territorio. I sanitari nelle ultime settimane sono stati costretti a fronteggiare due emergenze emorragiche anche in assenza del direttore responsabile, impossibilitato a recarsi in città tempestivamente a causa della distanza tra la città e il capoluogo nisseno.
Nonostante questi disagi in Chirurgia sono in costante aumento i ricoveri che sfiorano le 750 presenze annue. Una gran mole di lavoro che, a causa della mancanza di medici e infermieri, tra alcune settimane potrebbe essere ridotta sensibilmente. Il direttore del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”, Luciano Fiorella, si dice costretto a ordinare l’accorpamento di ben quattro reparti per sopperire agli organici del personale carenti.
Il manager ospedaliero ha incontrato i vertici sindacali del comparto sanitario per “unire”, durante il periodo estivo, le unità di Chirurgia, Ortopedia, Urologia e Otorino. La decisione che consentirebbe di garantire le ferie al personale ospedaliero, non è stata gradita dagli esponenti locali appartenenti alla Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) i quali rivendicano il potenziamento degli organici con nuove assunzioni.
In verità, lo stesso commissario straordinario dell’Asp, Giorgio Santonocito, aveva incaricato ad interim Ciaccio, responsabile di Chirurgia anche in città “nelle more dell’assegnazione definitiva dell’incarico”, eppure il bando per la nomina del direttore in Chirurgia e Urologia era stato revocato a dicembre dello scorso anno.
“E’ stato drammaticamente ridimensionato tutto l’ospedale di Gela – accusa Giuseppe Cirignotta, esponente Cisl della Rsu – passando attraverso una non meglio definita fase di riqualificazione. Temiamo anche per l’offerta ospedaliera considerato che non si intravede alcuna idea di come si articolerà la prevenzione sanitaria sul territorio. In assenza di atti concreti , mantengono tutta la loro validità i tagli alla sanità pubblica per svariati miliardi di euro”.

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