“Il centrodestra non è spaccato”, Cascino: “Primarie? Non c’è bisogno…mai incarichi dalla giunta”

 
0
DiventeràBellissima spinge per l'unità e i "civici" confermano Greco

Gela. Le ultime mosse, soprattutto in aula consiliare, hanno messo sul chi va là pure gli alleati. Tanti, tra le fila del centrodestra locale, non escludono che il gruppo che si rifà a Nello Musumeci, confluito in DiventeràBellissima, possa sostenere la giunta Messinese, violando l’accordo sottoscritto dopo il fallimento della seconda mozione di sfiducia. “Sono ipotesi senza fondamento – dice il capogruppo Vincenzo Cascino – DiventeràBellssima è opposizione a questa giunta e lo dimostra anche in aula consiliare. Ho votato contro il documento di critica alla gestione Messinese solo perché non potevo condividere un atto politico, proposto dal centrosinistra. Non c’è altro”. Cascino, che in aula guida il gruppo consiliare di centrodestra più folto insieme a quello di Forza Italia, manda messaggi pure all’ex deputato regionale Pino Federico. “Le primarie nel centrodestra? Non servono – continua – sono uno strumento di tradizione dem o grillina. Il centrodestra può arrivare ad un accordo, anche in vista delle prossime amministrative, senza dover ricorrere a primarie, che interessano solo gli uomini di partito. Il centrodestra locale non è spaccato e ha tutti i numeri per vincere ancora. E’ necessario, però, che tutti vengano coinvolti, ovviamente in base al peso politico di ogni partito. Non ci si può limitare a tirare la corsa sempre allo stesso candidato. Deve esserci un’equità di scelta e ritengo che sia un punto facilmente condivisibile da tutti gli alleati”.

Niente “matrimonio” giunta-DiventeràBellissima. Cascino è intenzionato soprattutto ad allontanare le ombre di un’eventuale strategia pro-giunta. “La Ghelas? Non ci interessa – conclude – non facciamo parte della maggioranza. A noi, l’amministrazione comunale non ha mai concesso nulla e non abbiamo mai chiesto posti o incarichi”. Sarà sufficiente a convincere gli alleati della coalizione? Dovrà essere l’aula a parlare.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here