“Il Comune non incassa…”, la commissione bilancio sui conti che non tornano: “Troppi punti critici”

 
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Gela.Le casse del municipio continuano a preoccupare, mentre si attende

ancora l’arrivo in aula consiliare del bilancio di previsione 2017, già commissariato dalla Regione.

“Troppe spese e pochi incassi”. Non a caso, sia l’assessore Fabrizio Morello sia il dirigente Alberto Depetro sono stati sentiti, in audizione, dai componenti della commissione comunale bilancio. Qualcosa, al momento, non torna e i consiglieri hanno voluto approfondire i numeri in ballo. “Purtroppo – spiega il presidente della commissione Angela Di Modica – si conferma una tendenza che non va affatto bene. Quest’ente spende ma non incassa. Di conseguenza, si creano troppi scompensi. Il rischio di pagare in ritardo gli stipendi ai dipendenti è uno dei tanti esempi di quello che sta accadendo”. Il presidente, insieme agli altri componenti Romina Morselli, Angelo Amato, Salvatore Sammito e Carmelo Orlando, da alcune settimane preme sull’amministrazione comunale, nel tentativo di avere dati precisi. “Fino ad ora – continua – non abbiamo avuto la possibilità di visionare il bilancio di previsione 2017. Da quanto ci risulta, è stato comunque depositato alla presidenza del consiglio e nei prossimi giorni inizieremo le verifiche”. Per i consiglieri, i buchi nei conti sarebbero l’inevitabile conseguenza di troppe spese e pochi introiti. “L’ente non riesce a riscuotere in maniera efficace i tributi dovuti dai cittadini – continua Di Modica – ma, allo stesso tempo, deve fare fronte a spese comunque elevate. In più occasioni, abbiamo chiesto una razionalizzazione. Vorremmo capire, inoltre, a che punto sono gli iter per la partecipazione ai bandi destinati ai fondi europei. Se non si intercetta la programmazione, sarà tutto inutile”.

“Pochi dati sui progetti da finanziare con le compensazioni Eni”. I consiglieri della commissione bilancio, comunque, non hanno granché condiviso neanche la scelta del sindaco Domenico Messinese di personalizzare eccessivamente la vicenda dei trentadue milioni di euro delle compensazioni Eni. “Fino a ieri, quando siamo stati convocati al vertice con l’azienda e la presidenza della Regione – conclude – nessuno di noi conosceva la portata dei progetti da finanziare. Avevamo chiesto un report completo, ma non siamo riusciti ad ottenerlo. Bisogna fare ordine tra compensazioni, Patto per la Sicilia e altre possibili fonti di finanziamento. La giunta non è riuscita ad organizzare neanche un’idonea campagna informativa per la chiusura agevolata dei contenziosi tributari tra ente e cittadini. Alla fine, pochi hanno aderito perché le informazioni non sono state divulgate in maniera capillare”. In un periodo di vacche magre, soprattutto sul piano finanziario, le difficoltà sono all’ordine del giorno, anche in municipio.

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