Il debito da oltre 13 milioni per gli espropri a Farello, Salinitro: “Le somme si possono ridurre…in passato troppa leggerezza”

 
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Gela. Nessuno lo nasconde, i debiti accumulati sul fronte degli espropri “allegri”, risalenti soprattutto alle precedenti gestioni amministrative, sono ancora un macigno sulle casse del Comune.


“Le somme saranno inferiori…”. Tra i casi più clamorosi, oltre alla lunghissima vicenda del palazzo di giustizia, negli scorsi giorni è spuntato il cimitero Farello. I giudici del Tar di Palermo, a febbraio, hanno sancito il diritto al risarcimento dei danni in favore dell’imprenditore Fabrizio Russello, proprietario di un’area che venne espropriata per i cantieri del primo ampliamento. Esproprio che, però, non sarebbe mai stato seguito dal relativo decreto né dalle indennità previste. Così, il debito toccherebbe quasi quota quattordici milioni di euro. Numeri esposti dall’assessore Fabrizio Morello davanti ai componenti della commissione comunale bilancio che stanno valutando questi aspetti. “Credo che agiremo così come fatto per il tribunale – dice l’assessore Francesco Salinitro – alla fine, infatti, i giudici amministrativi hanno accolto le nostre indicazioni rispetto ai prezzi delle aree al centro della vicenda, riducendo drasticamente i costi. Ritengo che anche su Farello i costi da sostenere saranno inferiori rispetto agli oltre tredici milioni di euro”. Allo stesso tempo, proprio Salinitro che segue la vicenda espropri ma anche quella dell’intero patrimonio comunale, di non facile ricostruzione, non nasconde le leggerezze del passato. “Si è venuta a creare una massa debitoria enorme – conclude – quasi periodicamente, ci troviamo davanti a cifre difficili da sostenere per le casse del Comune. Probabilmente, chi ci ha preceduti non è stato così accurato nel trattare vicende che, oggi, mettono seriamente in difficoltà gli equilibri finanziari dell’ente”.

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