Il sindaco fa…tredici, passa il bilancio ma adesso i fedelissimi vogliono il rimpasto

 
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Gela. Sette emendamenti, tutti a firma del sindaco Angelo Fasulo, e il bilancio di previsione 2014 passa. Alla fine, seppur in tredici, l’aula dice sì al documento finanziario che, in sostanza, chiude l’anno a Palazzo di Città.

“Non siamo cretini ma responsabili”. “Sia chiaro – hanno detto in coro i consiglieri presenti alla votazione – non siamo tredici cretini come quelli assenti ci hanno definiti. Siamo, invece, consiglieri responsabili che interpretano fino in fondo il compito assegnatogli dagli elettori”.

Il vero problema? I consiglieri ibridi. Ma il voto sul bilancio di previsione si è trasformato in una vera e propria presa di posizione politica da parte di quella maggioranza “trasversale” formatasi in aula, soprattutto negli ultimi mesi, a sostegno del sindaco. “Il vero problema – ha detto polemico il capogruppo del Pd Giacomo Gulizzi – non sono i consiglieri d’opposizione o quelli di maggioranza che, oramai, hanno scelto di non condividere le scelte del sindaco. Il problema riguarda i consiglieri ibridi che, a parole, sostengono il sindaco e, poi, non si presentano mai in aula. Ci sono addirittura assessori che, da mesi, non firmano gli atti della giunta. Di chi è la responsabilità? Purtroppo, è del sindaco che doveva affrontare la questione almeno due anni fa”. Un problema sollevato anche dal presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava. “Abbiamo ottenuto un risultato eccezionale – ha precisato – è grazie a questi consiglieri responsabili, altro che cretini, se è andato in porto il progetto McDonald’s o se siamo riusciti a votare atti molto importanti, compreso questo bilancio”.

“Il sindaco ne prenda atto”. Lo stesso centrista Giuseppe Morselli ha invitato il sindaco “a osservare le presenze in aula e a tirarne, da subito, le dovute conseguenze”. Il capogruppo dell’ex Mpa Giuseppe Collura ha battuto sul tasto della responsabilità sempre dimostrata in aula dagli autonomisti e in giunta dagli assessori che li rappresentano. Osservazioni analoghe sono arrivate anche dall’esponente del gruppo misto Santo Giocolano. E, adesso? Nessuno lo ha chiesto in maniera diretta ma i tredici mirano al rimpasto in giunta, perlomeno durante l’ultimo scampolo di questa sindacatura. Insomma, in giunta sarebbero presenti assessori oramai privi di rappresentanza in consiglio comunale.

L’opposizione non ci sta…poi arriva la relazione del dirigente. Al voto finale si è arrivati a conclusione di una lunghissima seduta, durante la quale non sono mancate le contestazioni mosse dall’opposizione. “Chiedete a noi di essere responsabili? – ha chiesto ironicamente il consigliere di Scelta Civica Salvatore Gallo – dove eravate, invece, quando chiedevamo di essere coinvolti nelle scelte dell’amministrazione? Si può partecipare politicamente a questa seduta anche decidendo di non votare il bilancio”. Neanche altri esponenti d’opposizione come il rappresentante del Nuovo Centro Destra Luigi Farruggia o l’indipendente Antonino Ventura hanno votato un bilancio ritenuto espressione della sola maggioranza. Ha preannunciato un ricorso al tribunale amministrativo regionale di Palermo, invece, Articolo 4. 

Seccamente contrari ad un bilancio che, fin dal primo momento, hanno considerato finanziariamente squilibrato, i democratici in rotta di collisione con il sindaco Angelo Fasulo. Enrico Vella, Antonino Biundo, Nuccio Cafà, Rocco Giudice e Salvatore Liardo hanno scelto di non presenziare al momento del voto.
Le royalties tagliate. In apertura di seduta, la tensione era subito esplosa con il capogruppo Pd Giacomo Gulizzi e il presidente Giuseppe Fava protagonisti di un concitato faccia a faccia dopo la richiesta di chiarimenti arrivata proprio dal capogruppo che ha inizialmente scelto di uscire dall’aula. Strappo ricucito a conclusione di una riunione flash, necessaria ad evitare la caduta del numero legale. La pace è stata sancita dall’arrivo in aula di una breve relazione, firmata dal dirigente del settore bilancio Alberto Depetro, che analizza tutti i passaggi contabili portati avanti dai tecnici municipali per rispondere alle contestazioni formulate dai magistrati della Corte dei conti regionale. Relazione, alla fine, trasformata in atto d’indirizzo e allegata al bilancio. Si è rivolto ai tanti assenti, invece, l’altro democratico Gaetano Orlando. “Dove sono gli altri diciassette consiglieri? – ha chiesto – abbiamo votato in tredici un atto fondamentale come il bilancio”.
Il sì, dopo tante fibrillazioni, è comunque arrivato ma nei prossimi giorni la questione politica tra i ranghi della maggioranza fedele al sindaco Fasulo si farà ancor più insistente.  

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