Il sindaco striglia Caltaqua e Siciliacque ma dopo poche ore nuovo black out idrico

 
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Gela. Appena poche ore dopo il vertice in municipio con Caltaqua, Siciliacque e Ato Idrico ecco la risposta: nuova rottura e niente acqua a Caposoprano e Montelungo. Scoppia infatti l’adduttore di San Leo. Caltaqua ha comunicato di aver disposto il servizio sostitutivo di autobotti per le utenze sensibili (presumiamo ospedali, case di cura e scuole) in attesa di ripristinare il guasto.

Erogazione idrica, potabilità, tariffe ed interventi sulle reti sono solo alcune delle questioni sollevate ieri sera, al Comune di Gela, nel corso di un’accesa riunione che il sindaco Domenico Messinese ha promosso alla presenza dei vertici di Ato Idrico, Caltaqua e Siciliacque. Per il Consiglio Comunale era presente la massima autorità dell’assemblea Alessandra Ascia. Messinese ed Ascia, stigmatizzando la crisi idrica di questi giorni, hanno ribadito la necessità che Caltaqua completi le opere di manutenzione e quelle infrastrutturali, prestando fede agli impegni presi ufficialmente nelle precedenti conferenze di servizio. Il sindaco ha inoltre preso una posizione dura sul mancato rientro dei parametri di torbidità in alcuni serbatoi cittadini a distanza di 11 giorni dalla data in cui è stata emessa l’ordinanza che vieta l’uso di acqua a fini alimentari. Il primo cittadino ha chiesto che vengano applicate le penali previste alla società che si occupa della gestione integrata,e che ai cittadini vengano defalcate le tariffe in virtù di questo disservizio. “Non possiamo tollerare – ha detto – oltre il danno di un canone tra i più cari d’Italia, anche la beffa di pagare acqua non potabile”. Sul tema idrico oggi il sindaco è tornato a confrontarsi in un tavolo regionale per quanto riguarda stavolta la disponibilità idrica per il settore agricolo, utilizzando anche le acque reflue. “In questo modo – ha spiegato Messinese –, renderemo un servizio fondamentale agli imprenditori agricoli, tutelando anche la qualità del nostro mare”.

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