Gela. Confermate le misure di custodia cautelare in carcere emesse nei confronti del sessantunenne Riccardo Ferracane e del cinquantottenne Salvatore Rinzivillo, che gli investigatori ritengono a capo dell’omonima famiglia di cosa nostra. I giudici del tribunale del riesame hanno respinto i ricorsi presentati dai legali dei due indagati, coinvolti insieme ad altri presunti complici nel blitz “Extra fines 2”, seguito investigativo dell’indagine madre “Extra fines-Druso”. Sono accusati di aver avuto un ruolo centrale nel presunto traffico di droga gestito dal gruppo Rinzivillo, per il tramite di propri referenti soprattutto in Germania. Gli avvocati Roberto Afeltra e Grazio Ferrara hanno contestato al riesame le accuse mosse dai pm della Dda di Roma e da quelli della distrettuale di Caltanissetta.
Il blitz è stato esteso ai presunti contatti esteri della droga, anche alcuni gelesi da anni residenti stabilmente in Germania. Nel corso dell’interrogatorio successivo al nuovo provvedimento d’arresto, Rinzivillo ha deciso di non parlare. Ferracane, invece, ha negato di aver avuto contatti con gli altri indagati.
