Incendi, vertice con procura: “Videosorveglianza essenziale e trend diminuisce, spesso in contesti mafiosi”

 
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Il procuratore Musti e i dirigenti di polizia

Gela. L’esigenza di un capillare sistema pubblico di videosorveglianza (per ora assicurato solo da sistemi privati) ma anche il trend in diminuzione degli incendi con finalità di danneggiamento nel triennio 2021-2023 e l’incremento dei casi di identificazione dei responsabili. Sono tutti punti emersi da un tavolo voluto dalla procura della Repubblica. La riunione si è tenuta in presenza di tutte le forze dell’ordine impegnate sul territorio cittadino e nei Comuni limitrofi. “Gli episodi che destano maggiore preoccupazione sono gli incendi di interfaccia, ovverosia aventi ad oggetto aree e campi incolti e gli incendi per motivi personali, ovverosia derivanti dal malcostume di ritenere che il ricorso al fuoco sia il mezzo di comunicazione per la soluzione di controversie private. Questi ultimi episodi possono, altresì, verificarsi anche in contesti di criminalità organizzata-mafiosa”, si legge in una nota rilasciata dal procuratore facente funzioni Lucia Musti. “E’ alta l’attenzione della procura e delle forze di polizia giudiziaria”, si ribadisce nella nota.

E’ stato deciso che saranno adottate tutte “le più efficaci tecniche di indagine”. Al contempo, si sottolinea che “sono comunque fondamentali l’impegno e la collaborazione di tutti i cittadini”.

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