Indagine su accessi illeciti alla piattaforma Sky, assolti gli imputati: erano a processo

 
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Gela. Non sono emerse prove certe per collegarli all’uso, non consentito, della piattaforma televisiva Sky. Il giudice Miriam D’Amore ha disposto l’assoluzione per i coinvolti in un’indagine, molto ampia, concentrata sulla diffusione in città del segnale della pay-tv, attraverso server che consentivano di ottenere la visione dei canali, con una tariffa minima, rispetto ai prezzi del normale abbonamento. Dai controlli, emerse che diversi privati, nelle rispettive abitazioni, riuscivano ad accedere al segnale. L’inchiesta coinvolse circa una trentina di utenti, anche se solo sei hanno optato per il rito ordinario, ottenendo l’assoluzione. Dalla procura, che ne ha riconosciuto invece le responsabilità, è arrivata una richiesta di condanna a sei mesi di reclusione.

Le difese hanno escluso la sussistenza di elementi chiari per collegare gli imputati alla visione non consentita della piattaforma a pagamento. Con la formula “per non aver commesso il fatto”, il giudice ha emesso un dispositivo di assoluzione. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Filippo Spina, Francesco Minardi, Giovanni Cannizzaro, Flavio Sinatra, Aurelio Lattaferro e Francesco Scopelliti.

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