Indotto Eni, gli operai ex Tucam attendono ancora: nuovo vertice in prefettura

 
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Gela. Tutti in prefettura a Caltanissetta, per l’ennesima volta. Non si è ancora risolta, infatti, a mesi di distanza dall’avvio, la vertenza degli ex lavoratori della società metalmeccanica Tucam.

Parti ancora distanti. Quindici di loro, rimasti senza alcuna copertura previdenziale, sarebbero dovuti passare nell’organigramma aziendale di Sicilsaldo e Ergo Meccanica, società titolari dei contratti quadro di manutenzione nella raffineria Eni di contrada Piana del Signore. Fino ad oggi, però, nulla di fatto. Le parti sono state nuovamente convocate in prefettura. Ci saranno i responsabili delle aziende e i segretari provinciali dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm. Le posizioni, però, appaiono ancora assai distanti. Senza nuove commesse da parte di Eni, infatti, le aziende escludono di poter acquisire nuovo personale. Allo stato attuale, si attende l’avvio d’interventi di manutenzione per conto di Enimed ma i tempi si stanno allungando. Difficile, invece, il collocamento dei lavoratori ex Tucam tra gli impianti di raffineria. I carichi di lavoro sono decisamente minimi e le due società non sembrano in grado di utilizzarli. Diversi operai, inoltre, destinati al passaggio in Ergo Meccanica attendono ancora che si conclude l’iter per le loro assunzioni.

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