L’ex consigliere e l’allora assessore assolti dalla Corte dei Conti: Di Stefano, “tocca al Comune risarcirci”

 
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Gela. “Abbiamo dimostrato la nostra totale correttezza amministrativa. Adesso, è il Comune che dovrà rimborsarci per quanto accaduto, soprattutto da un punto di vista giudiziario”. La doppia assoluzione. L’ex consigliere comunale Terenziano Di Stefano, assolto anche in appello dai giudici contabili insieme all’allora assessore della giunta Fasulo Marina La Boria, non si tira indietro rispetto all’intera vicenda. “Con l’ex assessore La Boria – spiega – fin dal primo momento, abbiamo contestato le richieste che arrivavano dai magistrati della procura contabile. Non a caso, scegliemmo di non pagare in anticipo la sanzione. Adesso, sono arrivate le conferme dai giudici. Abbiamo votato i debiti fuori bilancio e i conti consuntivi che venivano contestati basandoci sui pareri favorevoli dei dirigenti e dei revisori. Le stesse sentenze stabiliscono che spetta al Comune rimborsarci, dato che in quel periodi ricoprivamo incarichi istituzionali”. I magistrati della procura presso la Corte dei conti gli contestavano di aver approvato in ritardo diversi debiti fuori bilancio e di aver detto sì ai rendiconto 2011 e 2012, ritenuti amministrativamente non in linea con la normativa in materia. Sono stati assolti sia in primo che in secondo grado. Entrambi avevano deciso di non pagare la sanzione in denaro chiesta dalla procura palermitana dopo i trentacinque inviti a dedurre che, due anni fa, vennero notificati a tutti i componenti dell’ex giunta, ai dirigenti e ai consiglieri comunali. Dopo i verdetti favorevoli dei giudici, sono intenzionati a rivalersi sul Comune.

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