L’indagine sul presunto disastro ambientale, il Comune parte civile? “Valuteremo gli atti in giunta”

 
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Gela. L’amministrazione comunale pronta a costituirsi parte civile nel procedimento avviato dai magistrati della procura contro ventidue tra dirigenti e tecnici Eni? “La questione verrà valutata in giunta”. Negli ultimi giorni, il sindaco e i suoi assessori starebbero sondando il campo proprio in vista di un’eventuale costituzione di parte civile. I magistrati della procura contestano soprattutto l’accusa di disastro ambientale innominato. Un’indagine, chiusa da poche settimane, che abbraccia un arco temporale di almeno un decennio, a partire dal 2006. Le accuse vengono mosse a dirigenti e tecnici Eni ma anche a quelli della società Enimed. Ci sarebbero state anche le prime interlocuzioni con legali che si dovrebbero occupare dell’intera vicenda. “Allo stato attuale – dice il sindaco Domenico Messinese – mi pare prematuro dare un risposta certa. A giorni, valuteremo il caso e soprattutto gli atti in giunta, di modo da assumere una decisione circa la possibile costituzione di parte civile. Vogliamo capire bene quali contestazioni vengano mosse dai magistrati che hanno fatto un lungo lavoro d’indagine e ricostruzione”. Oltre al disastro ambientale, legato ad emissioni in atmosfera e al presunto inquinamento delle falde acquifere, i magistrati della procura hanno ricostruito diversi mancati interventi di bonifica, previsti invece dalla normativa in materia.

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