La crisi dell’indotto Eni, contratti di solidarietà per gli operatori delle mense: sit in dei metalmeccanici

 
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I lavoratori Sudelettra sono in stato di agitazione

Gela. Gli effetti della riconversione decisa da Eni non toccano solo i settori tradizionali dell’indotto di raffineria, dai metalmeccanici agli elettrostrumentali passando per gli edili. Mense e pulizie in flessione. La flessione, infatti, sembra generale. La riduzione delle commesse di lavoro e dei cantieri sta falcidiando le aziende dell’indotto ma incide anche sugli operatori dei servizi. Così, da pochi giorni è stato chiuso un accordo, con tanto di contratti di solidarietà, che riguarda venti lavoratori, su un totale di trenta, impegnati nel servizio mensa sia in raffineria sia nel polo Enimed. L’intesa è stata raggiunta dai sindacati del settore, con in testa la Filcams Cgil, e i responsabili della società ragusana che ha in appalto l’intero servizio. “E’ stato necessario raggiungere un accordo di questo tipo – dice il segretario provinciale Filcams Emanuele Scicolone – purtroppo, con la diminuzione del numero di lavoratori impegnati in raffineria e in Enimed, cala inevitabilmente anche la percentuale di pasti e l’attività delle mense. Con i contratti di solidarietà tuteliamo i lavoratori e, soprattutto, evitiamo tagli”. Una soluzione analoga, negli scorsi mesi, era stata attuata anche per i dipendenti dell’azienda nissena che si occupa di gestire il servizio di pulizia.

Eni verificherà le ragioni dei ritardi nei pagamenti. Intanto, i metalmeccanici si sono fermati per quattro ore, aderendo alla mobilitazione nazionale volta ad ottenere condizioni migliori in vista del rinnovo del contratto collettivo di lavoro. Insieme agli operai, c’erano i segretari Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese, in rappresentanza di Fiom, Fim e Uilm. Al breve sit in organizzato davanti agli uffici amministrativi di Eni hanno aderito anche gli operai della Sudelettra. Il gruppo ha di recente confermato la volontà di tagliare ventisette posti di lavoro e gli operai contestano anche frequenti ritardi nei pagamenti. Davanti al sit in dei dipendenti di Sudelettra, i funzionari Eni hanno comunicato ai sindacati l’avvio di una serie di controlli per accertare le ragioni dei ritardi lamentati soprattutto sul fronte dei pagamenti. 

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