La maggioranza cade in aula: Cafà, “Fava è un presidente o un assessore?”

 
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Gela. La maggioranza scivola, questa volta, sugli alloggi popolari della zona di Villaggio Aldisio. All’ordine del giorno della seduta di martedì sera, dopo lo svarione dei venti debiti fuori bilancio non trattati solo ventiquattr’ore prima causa l’assenza di sindaco e dirigente del settore, c’era l’acquisizione al patrimonio disponibile dell’ente di novantaquattro alloggi.

Un passaggio fondamentale per concludere gli atti di transazione con gli attuali residenti. Invece, non se ne fa nulla. “E’ mai possibile – ha esordito il consigliere comunale del Pd Nuccio Cafà – che l’assessore al ramo Fortunato Ferracane non sia mai presente in aula? Ringrazio il dirigente Raffaella Galanti per la sua disponibilità ma dov’è l’assessore? Chiedo a lei, presidente Fava, di farsi carico a nome dell’intero consiglio di tutte le nostre lamentele. Ci tuteli piuttosto che fare da settimo assessore della giunta”. Una provocazione che non ha lasciato indifferente il presidente.
“Concordo con lei consigliere sul punto delle presenze in aula – ha risposto – l’amministrazione dovrebbe essere molto più presente. Per il resto, non sono l’assessore di nessuno. Piuttosto, potrebbe farlo lei il settimo assessore. Inizi ad inviare una richiesta ufficiale!”.
Le frecciate lanciate da Cafà hanno provocato la replica stizzita del capogruppo dell’ex Mpa Giuseppe Collura, compagno di partito dell’assessore Ferracane. “Ma basta con questi interventi strumentali – è intervenuto – non servono proprio a nulla”.
Aria tesa tra alleati democratici e autonomisti. “Più volte abbiamo preteso che gli atti fossero trattati solo alla presenza dei dirigenti – ha aggiunto Giuseppe Di Dio di Articolo 4 – per il resto, esorto gli esponenti di maggioranza a risolvere i loro problemi interni fuori dall’aula consiliare”.
Forti dubbi sulla tenuta dell’eventuale acquisizione al patrimonio comunale degli alloggi sono stati espressi dall’altro rappresentante di Articolo 4 Terenziano Di Stefano. “Ma siamo sicuri – ha chiesto – che una volta approvata l’acquisizione al patrimonio disponibile dell’ente non spunti un eventuale proprietario pronto a fare causa? Che fine ha fatto il regolamento sulla gestione degli immobili assorbiti nel patrimonio indisponibile del comune?”.
Neanche le rassicurazioni fornite dall’assessore Giuseppe D’Aleo e dal dirigente Raffaella Galanti sono riuscite a penetrare il muro dei dubbi. Al momento del voto, così, solo dieci consiglieri erano presenti in aula. Una maggioranza praticamente inesistente si è dovuta arrendere e, adesso, sarà necessario calendarizzare una nuova seduta. I problemi di convivenza, insomma, sono tutt’altro che superati.

 

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