La raffineria green…con l’olio fritto, chiuso un maxi accordo tra Eni e un consorzio nazionale

 
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Gela. Un maxi accordo e l’olio fritto utilizzato da ristoranti e mense diventerà biocarburante, prodotto nella raffineria Eni di contrada Piana del Signore, riconvertita a green.


L’accordo. Sono questi i contenuti principali dell’intesa, ufficializzata nelle scorse ore, siglata dai vertici della multinazionale e da quelli del Conoe, il consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli esausti. I punti di riferimento nella produzione di Eni saranno le raffinerie di Gela e Marghera, stabilimento che ha già concluso il ciclo di riconversione per i biocarburanti. L’accordo ha ricevuto il sostegno del governo, con il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti che ha preso parte all’incontro fissato per ufficializzare l’accordo. Un’ampia fetta del mercato dei green diesel verrà coperta da Eni proprio con la produzione di Gela e Marghera, quindi con il trattamento degli olii fritti esausti. “Questo accordo non ci aiuta solo nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra – ha spiegato il ministro Galletti – ma dimostra anche che l’economia circolare si può fare non solo nella green economy, ma anche in altri settori, come quello dell’Eni, che in teoria dovrebbe essere il mio nemico”.

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