La refurtiva nei centri compro oro, cinque a processo dopo il blitz “Golden boys”

 
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Gela. Finirono nella vasta retata, ribattezzata dagli investigatori “Golden boys”, messa a segno nel novembre dello scorso anno. Una serie di colpi in appartamento e non solo, con la refurtiva piazzata anche sui banconi di alcuni centri compro oro.

Per quei fatti, davanti al collegio presieduto dal magistrato Paolo Fiore, affiancato dalle colleghe Manuela Matta e Patrizia Castellano, sono finiti Roberto Asmetto, Francesco Caci, Toma Catalin, Marco Gioberti e Eugenio Sollami, titolare di un centro compro oro.
Stando ai magistrati della procura, avrebbero fatto parte di un gruppo capace di mettere a segno diversi furti in città, mirando prevalentemente all’oro da piazzare nei centri specializzati. Tra le accuse, infatti, c’è anche quella di ricettazione. Furono i carabinieri del reparto territoriale ad effettuare gli arresti dopo il via libera arrivato dai magistrati della procura. In totale, furono quattordici i destinatari di provvedimenti di custodia cautelare. Quattro indagati, invece, furono sottoposti ad altre misure restrittive.
L’accusa in aula è rappresentata dal pubblico ministero Silvia Benetti. Intanto, il presidente Fiore ha scelto di rinviare all’udienza del prossimo 6 novembre. Dovrebbero essere ascoltati i primi testimoni. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Davide Limoncello, Stefania Valente, Francesco Bellino, Flavio Sinatra e Raffaela Nastasi.

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