La riconversione della raffineria Eni, il Ministero autorizza la green refinery: Crocetta, “lo dobbiamo ai tanti morti”

 
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Gela. “Il Ministero dell’ambiente, proprio nelle ultime ore, ha definitivamente autorizzato il progetto della green refinery di Eni. Adesso, spetta all’azienda rispettare gli accordi”.

Il sì del ministero. Tra le “buone nuove” portate in città dal presidente della Regione Rosario Crocetta, c’è anche il passo in avanti verso l’avvio, a pieno regime, dei cantieri per la riconversione della fabbrica di contrada Piana del Signore. L’ex sindaco era reduce da una trasferta romana dove, appunto, è arrivata l’ufficializzazione dai funzionari del Ministero dell’ambiente. “Eni non ha più scuse – ha continuato – la Regione non deve rilasciare altre autorizzazioni. E’ passata la nostra linea di un’industria che non abbandona la città ma, adesso, la rispetta, assicurando maggiore sostenibilità ambientale. Lo dobbiamo ai tanti morti e a chi, ancora oggi, deve lottare contro i tumori. La maggior parte dei miei ex compagni di lavoro in raffineria non c’è più, tutti stroncati da mali incurabili”. L’annuncio del presidente della Regione, a questo punto, potrebbe pesare, e non poco, anche sul confronto fissato per il 4 maggio al Ministero dello sviluppo economico, incentrato proprio sull’attuazione del protocollo di intesa firmato nel novembre di tre anni fa. La novità arrivata da Roma è stata annunciata da Crocetta alla presenza del sindaco Domenico Messinese. “Mi fanno pena – ha concluso Crocetta – tutti quegli ambientalisti, disonesti, che in passato non facevano altro che presentare esposti alla magistratura contro Eni e, poi, hanno accusato me di aver fatto chiudere la raffineria”.

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