La rissa in centro storico, i due giovani arrestati patteggiano: l’arma era una pistola giocattolo

 
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Gela. Ritornano in libertà i due giovani arrestati sabato notte, con l’accusa di essere tra gli artefici di una rissa in centro storico, nei pressi di uno dei locali della zona.

Le accuse ai due giovani. Il giudice Tiziana Landoni, così come richiesto dal pubblico ministero Tiziana Di Pietro, ha comunque convalidato gli arresti nel corso del rito per direttissima. Alla fine, il ventisettenne Emanuele Nicastro e il ventitreenne Rosario Nicosia hanno patteggiato a due mesi, con pena sospesa. Erano stati imposti ad entrambi gli arresti domiciliari. I magistrati della procura, dopo i fermi effettuati dagli agenti di polizia del commissariato, li hanno accusati solo della rissa. La pistola rinvenuta nella disponibilità di uno dei giovani fermati, infatti, si è rivelata essere a salve, una scacciacani comunque individuata dagli agenti. Un venticinquenne, per gli stessi fatti, è stato solo denunciato. Difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Roberto Nastasi e Francesco Minardi, i due si sono presentati davanti al giudice. I difensori hanno ridimensionato i fatti, escludendo comunque che gli arrestati avessero avuto la volontà di creare caos in centro.

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