La variante alla Santa Barbara divide, Scerra: “Va garantito un servizio per il bene collettivo”

 
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il vicepresidente del consiglio comunale Salvatore Scerra

Gela. La variante per l’ampliamento delle strutture della clinica Santa Barbara rimane in bilico. Ieri sera, il consiglio comunale ha congelato l’atto, con il numero legale che è mancato, al momento della votazione. Anche questa volta, polemiche tra una parte dell’assise civica e il sindaco Domenico Messinese, che invece ha difeso l’atto, senza ritirarlo. Tra chi ha già preannunciato un voto sfavorevole, c’è il capogruppo di Forza Italia Salvatore Scerra. Il vicepresidente dell’assise civica è convinto che la Sogesa, la società titolare della clinica, non possa ottenere il via libera all’ampliamento, senza garantire quello che definisce un “servizio per il bene collettivo”. “Votando favorevolmente l’atto, almeno stando così le condizioni – spiega – si creerebbe un pericoloso precedente. Ogni azienda privata avrebbe campo libero per fare profitti, ma senza alcuna ricaduta sul territorio. Il sindaco sbaglia nel far passare un messaggio del tutto fuorviante. Noi consiglieri non vogliamo nulla dall’azienda. Siamo certi, però, che la società abbia il dovere di rendere un servizio alla città. Non stiamo parlando di una onlus, ma di un’azienda che fa profitti”. Per questo motivo, Scerra ha chiesto al sindaco di ritirare l’atto.

“La mia proposta è semplice – conclude – le condizioni vanno ridefinite, insieme agli imprenditori che hanno richiesto la variante. Vogliono ampliare la struttura, realizzando nuovi poliambulatori e un asilo nido? Allora, si preveda, ad esempio, l’apertura dei poliambulatori, in giorni prefissati, a tutti gli utenti, anche a quelli che non si possono permettere cure in una struttura privata. Ci sono tanti indigenti in questa città”. A questo punto, i forzisti potrebbero dire sì alla variante, solo se le condizioni venissero ridiscusse.

2 Commenti

  1. Cosa c’è dietro l’attentato incendiario subito dal vice sindaco Simone Siciliano?Come sempre quando avvengono tali atti intimidatori,dietro ci sono forti interessi malavitosi,inclini ad eliminare tutti coloro che in qualche modo si oppongono a tale lercio sistema affaristico corruttivo,clientelare;che da sempre hanno imposto la loro supremazia nei territori come Gela,trasformando una società libera e democratica,in una condizione di sudditanza affaristica clientelare!Dietro ci sono soldi,molti soldi e poteri da gestire, soprattutto in visione all’arrivo dei tanti finanziamenti derivanti dai progetti approvati in questi ultimi anni,quindi diventa indispensabile eliminati a tutti i costi coloro che risultano essere di intralcio a tali logiche mafiose.Spero che la magistratura faccia chiarezza al più presto e riesca ha liberare finalmente ed in modo definitivo questa città, dalla morsa criminale che ha leso in tutti i modi,la dignità del popolo gelese.

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