Le piccole Gaia e Sofia Trainito uccise dalla madre, Giuseppa Savatta in aula: i periti valuteranno il suo stato psichico

 
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Il fermo di Giuseppa Savatta

Gela. Avranno sessanta giorni per valutare lo stato psichico della quarantunenne Giuseppa Savatta, arrestata dopo il duplice omicidio delle piccole figlie Gaia e Maria Sofia Trainito.

La quarantunenne era in aula. Il giudice delle indagini preliminari Lirio Conti ha ufficialmente assegnato l’incarico ad un pool di esperti che hanno prestato giuramento. Si tratta di Isabella Merzagora, dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Milano, Roberto Catanesi, della sezione di criminologia e psichiatria forense del Policlinico universitario di Bari, e dello psichiatra catanese Carlo Monteleone. Avranno il compito di verificare se la donna, al momento dei fatti, fosse capace di intendere e di volere. Giuseppa Savatta ha partecipato alle attività svolte a palazzo di giustizia, assistita dagli avvocati Pietro Pistone e Maria Luisa Campisi che, a loro volta, hanno già provveduto alla nomina di periti di parte. Una scelta assunta anche dal padre delle due bambine uccise nell’appartamento di famiglia di via Passaniti, in centro storico. Vincenzo Trainito, infatti, ha deciso di seguire l’intero procedimento, per potersi costituire parte civile. Insieme a lui, gli altri familiari. Sono tutti assistiti dagli avvocati Flavio Sinatra e Giovanni Giudice che hanno individuato nello psichiatra Cristian Romano il loro consulente di parte. I periti, a conclusione delle verifiche, verranno sentiti davanti al giudice delle indagini preliminari, nell’ambito dell’incidente probatorio , alla prossima udienza fissata per maggio.

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