Le pressioni all’imprenditore Romano, l’ex assessore lascia i domiciliari: indagine per concussione

 
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Agrigento. Avrebbe imposto la firma di un contratto per un servizio di vigilanza privata all’imprenditore gelese Giuseppe Romano, titolare della Roma Costruzioni azienda che gestisce l’appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a Naro (in provincia di Agrigento). L’ex assessore quarantanovenne Francesco Lisinicchia ha ottenuto la revoca degli arresti domiciliari. L’attuale consigliere comunale è stato sottoposto all’obbligo di firma. Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Agrigento ha accolto le richieste dei difensori, che hanno fatto leva sull’attuale ruolo istituzionale dell’indagato, che non fa più parte della giunta che guida il comune agrigentino. Lisinicchia, in base a quanto denunciato da Romano, avrebbe caldeggiato la firma di un contratto tra la stessa Roma Costruzione e un’azienda di vigilanza privata della quale era stato dipendente.

Un’ipotesi di possibile concussione al vaglio dei pm della procura di Agrigento. L’imprenditore gelese, sostenuto dall’antiracket “Gaetano Giordano”, ha detto no al contratto, ritenuto totalmente inutile rispetto alle esigenze della sua azienda e del servizio svolto a Naro. Lisinicchia, davanti al gip nel corso dell’interrogatorio di garanzia, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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