Le suore lasciano la casa di riposo, vuole chiarezza Siragusa

 
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Gela. Si ritorna a parlare della casa di riposo Antonietta Aldisio e a farlo è Guido Siragusa, il consigliere comunale del gruppo Udc che pone l’accento sulle grave situazione determinatasi durante questi mesi.

L ‘attività della casa rientra nei generali oneri di indirizzo, controllo e coordinamento dell’ente comunale ma i dipendenti non verrebbero pagati da mesi. Persino le suore della carità San Vincenzo Paoli hanno annunciato la loro intenzione di andare via nonostante siano presenti nella struttura da molti decenni e il ruolo svolto sia stato di indubbia insostituibilità, indispensabile nell’assistenza. Dalle premesse che muove Siragusa, la grave situazione deficitaria economica della casa sarebbe riconducibile alle gestioni precedenti a quella di Tandurella il quale avrebbe ereditato una condizione molto difficile a causa di errori del passato, agevolati, spesso, dalle nomine di consiglieri comunali che hanno risposto a bieche logiche clientari di alcuni politici locali. In più negli anni si è istaurata una situazione di incompatibilità tra le religiose e il Presidente che, secondo il Dr Spoto, consigliere di amministrazione, non ha “fatto nulla per trattenerle”.

La presenza delle Suore della Carità San Vincenzo costituisce un patrimonio morale, e per certi aspetti storico, della città di Gela prima ancora che della Casa di Ospitalità Antonietta Aldisio per il valore della loro testimonianza di puro servizio e di incondizionata dedizione agli anziani spesso abbandonati, cosicchè il venir meno della loro diuturna opera di assistenza costituirebbe una grave, irreparabile perdita per la città stessa, afferma Guido Siragusa che pertanto chiede al Sindaco e al consiglio comunale di informare la città di quanto sta avvenendo nella casa di riposo e di fare trasparenza sulle reali ragioni che avrebbero indotto le suore ad annunciare l’abbandono della struttura.

Chiedo altresì di sapere quali iniziative il Sindaco e l’amministrazione intendano immediatamente porre in essere al fine di evitare che si interrompa la storica presenza ed il rapporto di amorevole servizio che le Suore della Carità di San Vincenzo hanno da molti decenni garantito nella Casa di Ospitalità e nella nostra città e, ancora, quali programmi ed iniziative l’amministrazione stessa e l’attuale consiglio di amministrazione intendano porre in essere per garantire una tranquilla ed efficace prosecuzione dell’attività della casa di ospitalità, salvaguardandone la tradizione e l’immagine di puro spirito di servizio che ne hanno caratterizzato l’azione da circa settanta anni

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