Libero consorzio di Catania, si vota il 13 luglio: costerà 200 mila euro

 
0

Gela. Il referendum confermativo per l’eventuale passaggio al libero consorzio di Catania si terrà il prossimo 13 luglio. Lo hanno stabilito i capigruppo consiliari, riunitisi insieme agli esponenti del comitato per lo sviluppo dell’area gelese. Di certo, non mancano i dubbi.

E’ necessario un quorum oppure no? Il dirigente municipale Antonino Grisanti sentito nel corso dell’incontro ha confermato di aver avuto diversi contatti con i funzionari regionali. Stando allo statuto comunale, un quorum del cinquanta percento è previsto solo per i referendum consultivi.
Non ci sarebbero, invece, particolari indicazioni di legge sul fronte dei referendum confermativi come quello che dovrebbe tenersi il prossimo 13 luglio. “Anche se non c’è necessità di quorum – spiega Filippo Franzono presidente del comitato per lo sviluppo dell’area gelese – dobbiamo riuscire a far votare almeno il settanta percento degli aventi diritto. Sarebbe un fallimento se non si riuscisse a toccare questa percentuale. Dobbiamo far capire a tutti che i gelesi vogliono lasciare Caltanissetta ed approdare nel libero consorzio di Catania”.
In base alle prime stime, la spesa che le casse comunali dovranno sopportare per l’intera organizzazione non sarà inferiore ai centocinquantamila euro. “Il calcolo approssimativo – dicono i partecipanti alla riunione – si aggira tra i centocinquanta e i duecentomila euro”. Alcuni consiglieri comunali, tra questi Guido Siragusa dell’Udc e l’indipendente Antonino Ventura, hanno espresso perplessità sul mancato coinvolgimento di un ente superiore come la regione.
“Si tratta di un referendum decisivo – spiega lo stesso Siragusa – per questo motivo, ho chiesto di consultare in anticipo i funzionari dell’assessorato regionale delle autonomie locali. Non possiamo rischiare di buttare al vento duecentomila euro qualora, dopo lo svolgimento della consultazione, dagli uffici di Palermo qualcuno obiettasse sulla regolarità della procedura”.
Intanto, è passata la linea maggioritaria. Si è deciso di fissare la data e, qualora dovessero giungere novità dagli uffici palermitani, di analizzarle e metterle in atto. Una linea sostenuta sia dagli aderenti al comitato per lo sviluppo dell’area gelese sia dal presidente del consiglio Giuseppe Fava. Forse, però, la presenza all’incontro di un avvocato, magari ferrato sul fronte del diritto costituzionale, avrebbe certamente giovato.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here