Liquami dal depuratore in mare: Processo per cinque funzionari di Caltaqua

 
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Gela. Centottantamila litri di liquami non trattati sarebbero finiti in mare ad intervalli di dieci ore. Accuse che condussero al sequestro del depuratore di Macchitella e, adesso, al processo a carico di alcuni dirigenti del gruppo Caltaqua, gestore di quel sistema.

Davanti al giudice Chiara Raffiotta, sono chiamati a rispondere Josè Gozzo, Salvatore Giuliana, Vincenzo Di Marco, Diego Marrone e Rocco Caccamo.
Sia l’ente comunale che quello provinciale si sono costituiti parte civile insieme ai rappresentanti del ministero dell’ambiente.
Durante la prima udienza, gli avvocati che rappresentano alcune associazioni locali hanno già preannunciato la volontà di costituirsi in giudizio. Gli avvocati Joseph Donegani e Antonino Ficarra hanno resa nota l’intenzione di costituirsi parte civile per conto delle associazioni Amici della Terra e Aria Nuova.
L’avvocata Giovanna Zappulla, invece, ha comunicato la volontà di costituirsi per conto della sezione locale di Legambiente: per questa ragione, ha scelto di depositare una serie di report e documenti che confermerebbero l’interesse degli esponenti dell’associazione a fare ingresso nel procedimento.
Linea analoga a quella sostenuta dall’avvocato Simone Morgana che, per conto dell’associazione di quartiere Macchitella, ha dichiarato di volersi costituire parte civile proprio a seguito dei presunti danni causati dagli imputati nell’area.
Il giudice Chiara Raffiotta, però, ha scelto di rinviare alla prossima udienza del 14 febbraio: una decisione assunta a seguito delle richieste giunte dagli avvocati difensori che, in questo modo, avranno la possibilità di valutare la documentazione depositata dai legali di parte civile. I primi testimoni, invece, dovrebbero essere sentiti nella successiva udienza dell’8 aprile.

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