Lo sciopero per gli stipendi era un loro diritto: assolti dieci operatori ecologici

 
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Gela. Hanno esercitato un loro diritto, quello allo sciopero: e, per questa ragione, sono stati prosciolti dalle accuse mossegli dai magistrati della procura. Il giudice Domenico Stilo, così, ha assolto dieci operatori ecologici in servizio per conto del gruppo Roma costruzioni, società impegnata nella gestione delle attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città.

Gli imputati, difesi dagli avvocati Giovanni Cannizzaro e Michele Castellano, incrociarono le braccia nell’agosto di cinque anni fa per contestare i continui ritardi nel pagamento degli stipendi. La protesta, non annunciata, fece scattare la reazione dei titolari della società che sporsero denuncia nei confronti dei dieci operai.
Gli avvocati Giovanni Cannizzaro e Michele Castellano, però, sono riusciti a far prevalere la loro linea di difesa.
“Gli imputati – ha detto l’avvocato Cannizzaro nel corso dell’ultima udienza – non hanno interrotto il servizio di raccolta dei rifiuti. Si sono solamente limitati a manifestare il loro dissenso davanti ai ritardi nei pagamenti, entrando in servizio con qualche ora di ritardo. Hanno esercitato un loro chiaro diritto”.
La pubblica accusa, invece, ha individuato le presunte responsabilità dei dieci operatori ecologici, chiedendone la condanna. Il verdetto emesso dal giudice Domenico Stilo ha accolto la linea sostenuta dai difensori degli imputati.
La protesta, temporanea, venne spontaneamente organizzata al culmine di un lungo periodo di ritardi nei pagamenti. Per questa ragione, gli operai finiti sotto processo decisero di fermarsi per qualche ora: il giro di raccolta dei rifiuti riprese successivamente. “Queste contestazioni – ha concluso l’avvocato Giovanni Cannizzaro – non hanno nulla di valutabile da un punto di vista penalistico. Si potrebbe trattare, al massimo, di violazioni amministrative”.

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