“Lo sfratto di tre associazioni da via Pandino è una rappresaglia contro le nostre denunce”

 
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Gela.  Una rappresaglia per le denunce presentate a Macchitella.

Per il comitato di quartiere quella dell’amministrazione comunale  è una sorta di ritorsione. Lo sfratto ai Pionieri Eni, associazione “Il Pungolo” e “Croce del Soccorso” dai locali di via Pandino ha provocato una reazione sdegnata. “È vergognoso – scrivono in una nota il comitato e le tre associazioni – che un ex presidente di Quartiere oltraggi ed ostacoli le attività dei comitati di quartiere privando gli stessi di locali e ignorando volontariamente le numerose richieste. Il provvedimento “punitivo” del sindaco non ha quindi neppure risparmiato associazioni che si occupano di disabilità ed i pionieri, associazione storica del quartiere ed unico punto di riferimento per tutti gli ex dipendenti residenti a Macchitella”.

La struttura di via Pandino, conclusa la procedura, potrebbe servire all’avvio dell’anagrafe canina, richiesta da tempo anche per andare incontro alla questione randagismo.

Per il comitato di quartiere i locali però non si adatterebbero alla sterilizzazione dei randagi. “Come è possibile, infatti, realizzare tali operazioni quando a poche decine di metri vi sono numerosi bambini che frequentano giornalmente le scuole del quartiere. I Presidenti delle associazioni “Comitato di Quartiere Macchitella , Pionieri Eni, Pungolo e Croce del Soccorso” preannunciano clamorose manifestazioni nel caso in cui il provvedimento di sfratto non dovesse essere revocato”.

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