Lo sport si adegua a giocare senza tifosi ma per il calcio gelese non cambia nulla

 
0

Gela. Anche lo sport deve adeguarsi alle direttive del Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri. Per volere sdrammatizzare possiamo dire che forse nel mondo del calcio gelese non cambierà molto perché lo stadio Presti è off limits al pubblico dal febbraio del 2018. Eccezion fatta per le gare disputate al Mattei di Macchitella, con i tifosi aggrappati alla rete di recinzione esterna, Gela FC e Gela hanno giocato le ultime gare al Presti senza pubblico. Quindi potremmo dire nulla di nuovo sotto il sole ma solo la prosecuzione, questa volta forzata, di quanto abbiamo già visto. Chissà se dopo il 3 aprile, quando forse cadrà il veto, lo stadio riaprirà al pubblico. Domenica i gialloneri ospitano al Presti il Mascalucia mentre il Gela in Seconda categoria giocherà sul campo dell’Alessandria della Rocca.

Cambia invece per pallacanestro e pallavolo. La Melfa’s Gela Basket dovrà recuperare il turno sospeso la settimana scorsa e dovrà chiudere ai tifosi le porte del polivalente dell’Itis. Stesso discorso per il Volley Gela. Non ancora ufficializzate le date di recupero.

Il Dpcm comporta misure rigide per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus. Anche gli allenamenti vanno svolti a porte chiuse e senza la presenza di pubblico. Ciò non vale per i comuni della cosiddetta “zona rossa”, dove le manifestazioni e le attività sono invece sospese. Tutte le misure del nuovo decreto avranno efficacia sino al 3 aprile.

In tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto o all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione del Governo. Anche nello sport dunque dovremo abituarci per un po’ a vedere eventi senza pubblico, con la speranza che dal 4 aprile l’incubo possa finire.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here