“Mai parlato di ricatti”, Greco ai leghisti: “Non mi riferivo a fatti o a persone precise”

 
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Il sindaco Lucio Greco

Gela. “Nessun ricatto”. In aula consiliare, durante la seduta di question time di questa sera, il sindaco Lucio Greco ha risposto così all’interrogazione presentata dal gruppo della Lega. I consiglieri salviniani hanno chiesto spiegazioni, traendo spunto da dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino alla stampa, nella fase di massima tensione in maggioranza. Nell’intervista, l’avvocato parlava di “condizionamenti”, “baratto” e “doppiogiochisti”. In realtà, più che rispondere ai leghista, Greco si è rivolto al capogruppo di “Avanti Gela” Salvatore Scerra, con il quale i rapporti istituzionali non sono dei migliori. “Trovo singolare un’interrogazione di questo tipo – ha detto Greco – e mi sento a disagio a rispondere a domande di questo tipo”. Ha esplicitamente sostenuto che avrebbe voluto confrontarsi su temi diversi, più legati alle emergenze della città. “Ho parlato di condizionamenti, assolutamente in generale – ha aggiunto – non mi riferivo a fatti o a persone precise. Del resto, di tutto mi si può accusare salvo che di essere uno che non dice le cose in modo chiaro”. Una risposta piuttosto rapida, che è servita a confermare come non ci siano grandi rapporti istituzionali tra il sindaco e i duri e puri dell’opposizione, con in prima linea leghisti e consiglieri di “Avanti Gela”. Dai banchi di opposizione hanno gradito poco la risposta, confermando l’assoluta distanza da Greco.

In aula, pur in assenza dell’assessore Nadia Gnoffo, la grillina Virginia Farruggia ha chiesto spiegazioni sulla seconda fase del reddito di cittadinanza. Un punto che vuole ancora approfondire con dati precisi, come ha spiegato durante il suo intervento.

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