Microtelefoni in carcere, scoperti e sequestrati: aperto giudizio, detenuto gelese tra i coinvolti

 
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Gela. Nel carcere di Enna sarebbero riusciti a far entrare microtelefoni, usati per comunicare con l’esterno. E’ questa la contestazione che ha portato a processo quattordici imputati, tutti detenuti nella struttura nel periodo al quale si riferiscono i fatti. La vicenda è arrivata davanti al giudice e tra gli imputati c’è un giovane gelese, Davide Antonio Rocco Ferracane.

Difeso dal legale Rocco Cutini, a sua volta gli viene addebitata la disponibilità di un microtelefono. Gli agenti della penitenziaria effettuarono sequestri. Ferracane ha precedenti soprattutto per furti, messi a segno in città. La difesa ha optato per il giudizio abbreviato, così come i legali di altri coinvolti.

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