Minacce di morte in carcere agli agenti della penitenziaria, Saluci assolto dai giudici di appello

 
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Gela. Condannato in primo grado, assolto invece in appello. Condannato in primo grado. Il sessantaseienne Giovanni Saluci, con diversi precedenti penali alle spalle, era accusato di aver pesantemente minacciato alcuni agenti di polizia penitenziaria durante la sua detenzione nel carcere di Caltanissetta. Minacce di morte che sarebbero state ripetute anche davanti al direttore della struttura. I giudici del tribunale nisseno, in primo grado, lo avevano condannato ad otto mesi di detenzione. E’ stato il suo legale di fiducia, l’avvocato Salvo Macrì, ad impugnare il verdetto in appello. Davanti ai giudici di secondo grado, la difesa è riuscita a dimostrare che le minacce vennero rivolte agli agenti della penitenziaria durante una fase di forte tensione, legata al lungo periodo di detenzione patito dallo stesso Saluci. L’imputato, però, non avrebbe avuto alcuna intenzione di prendere di mira gli agenti o, comunque, di mettere in atto quanto pronunciato in carcere. Alla fine, i giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno accolto la linea difensiva, emettendo un verdetto d’assoluzione.

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